Cos'è Punta Licosa
Un tuffo nel mito. Qui un'antica leggenda narra che la sirena Leucosia venne trasformata in scoglio dopo essersi gettata dalla rupe per un amore non corrisposto. Sarà il fascino di un nome che si perde nella leggenda o semplicemente la suggestione di un luogo che ha nei fondali rocciosi la sua caratteristica, Punta Licosa è considerata a giusta ragione una delle dodici località balneari più belle del mondo. Ancor più belle perché qui ci si può accedere solo a piedi, godendo del fresco della pineta, dei rumori delle onde, della tranquillità delle calette. Leucosia, dimora e sepolcro delle sirene, racchiude in un lembo di tre chilometri di costa, storia, leggenda e paesaggi mozzafiato. Qui è possibile ammirare i resti dei più antichi insediamenti risalenti forse all'XI-X secolo a.C., sommersi nel mare fra la punta e la piccola vicina isola; qui è possibile ancora vedere murature forse appartenenti a una villa romana e a una peschiera, rocchi di colonne, tombe. E, di fronte a Punta Licosa, un isolotto, oggi meta di decine di natanti, pare ispirò il cantore Omero: di fronte al suo mare Ulisse si fece legare all'albero di maestra per ascoltare l'ingannevole canto delle sirene. Punta Licosa si trova non distante da Santa Maria di Castellabate e può essere raggiunta solo a piedi da Ogliastro Marina attraverso un lungo vialone di carrubi, di pini d'Aleppo, uliveti, viti e cespugli di macchia mediterranea. La passeggiata permette di ammirare stupendi scorci paesaggistici. Ogni caletta è una nuova scoperta che si dischiude in panorami incantevoli. Dopo tre chilometri di cammino (lasciata l'auto in un ampio parcheggio) si giunge alla punta su cui si erge una vecchia torre, sormontata da un potente faro.
Punta Licosa è anche il mare dei vip. Qui l'attore Giulio Scarpati ha trascorso la sua infanzia, qui non fanno mai mancare la propria presenza l'architetto e storico Leonardo Benevolo e il giornalista Gad Lerner. Da Punta Licosa, dove una passeggiata è consigliata per chi vuol tuffarsi in un mare cristallino e nella natura incontaminata, il viaggio continua alla volta di Castellabate, antico centro medioevale tra i "borghi più belli d'Italia", arroccato su una collina che domina l'ampia insenatura da Licosa a Tresino. Dal Belvedere è possibile ammirare un paesaggio mozzafiato, mentre passeggiando per le caratteristiche viuzze, si arriva al Castello e al campanile romanico della chiesa parrocchiale. Il castello, la Basilica pontificia di fattura angioina, il Campanile, i vicoli, gli archi, gli slarghi, le case in pietra e i balconcini ricoperti di fiori, i palazzi patrizi del 700, costituiscono le principali attrattive dell'antico paese, che nel secolo scorso ha ospitato uomini illustri come Ruggero Leoncavallo e Gioacchino Murat. Tornando verso il mare, bellissima è Santa Maria di Castellabate, d'inverno assopito borgo marinaro, d'estate meta turistica tra le più note del Cilento. Alle due estremità del paese, Villa Principe di Belmonte e Villa Matarazzo la rendono "aristocratica" quanto basta, mentre al centro si intrecciano stradine, piazze, una passeggiata sul mare di grande fascino e la bella costruzione ad archi nel porticciolo chiamato "Porto delle gatte". Il corso principale che attraversa la cittadina, offre la fruizione di un ambiente vivacissimo, affollato (specie d'estate) in ogni ora del giorno, lontano la meravigliosa spiaggia ove ancora affiorano i "rocchi" cioè i resti di una cava di pietre per la costruzione delle colonne degli edifici in età greco - romana. Altre località turistiche poco distanti sono la "Zona Lago" e la frazione San Marco con la suggestiva spiaggia. Nel 1983 venne scoperta una necropoli con oltre sessanta tombe, il cui arredo è oggi esposto in parte al museo di Paestum.